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Verona è una delle mete più visitate d'Italia. Nel 2022 il capoluogo veneto si è classificato tra le prime venti destinazioni maggiormente raggiunte dai turisti sul territorio nostrano. Eppure, la provincia di Verona non si ferma soltanto al cuore dell'amore letterario tra Romeo e Giulietta. In alternativa al suggestivo panorama cittadino, nella provincia scaligera si nascondono alcuni gioielli immersi nella natura che possono altrettanto stuzzicare lo spirito avventuriero dei visitatori avvezzi a trascorrere le giornate immersi nel verde dei parchi e dei prati, percorrendo sentieri e scoprendo angoli nascosti tra paesini e boschi incontaminati
Al principio, Grezzana. A metà tragitto tra la Valpantena e la Lessinia si trova questo piccolo centro i cui confini lambiscono il comune veronese e il territorio della Valpolicella. Dal Monte Santa Viola, che sovrasta il paese dalla frazione di Azzago, si osserva l'estensione del territorio, rivolto alla Valpantena. Negli scritti del vescovo Adalardo si ritrova per la prima volta il nome di Grezzano (in loco Graciana). Varie dominazioni e signorie si susseguirono nella zona grezzanese fino all'affiliazione autonoma al Regno d'Italia nel 1866. Oggi Grezzana è uno dei più caratteristici centri della Valpantena, a pochi minuti d'auto da Verona. E da lì, come Alice che si avventura nel Paese delle Meraviglie, inizia il nostro sentiero, adatto a qualsiasi tipologia di escursionista.
Intorno a Grezzana sono molteplici i percorsi e i sentieri che possono essere percorsi, in base al livello di difficoltà desiderato. Una delle camminate più interessanti a portata di tutti è quella che dalla succitata frazione di Azzago conduce verso il Monte Santa Viola. Dalla chiesetta si inizia il percorso e percorrendo la strada asfaltata si giunge alla frazione di Vallene, dalla quale è possibile proseguire verso Cerzuni. Sin dai primi passi intrapresi si scorgono alcuni segni della tradizione religiosa della zona grezzanese, uno dei primi centri abitati nei quali nacque in origine una comunità cristiana. Oltre alle classiche nicchie votive che costellano il sentiero, degno di nota, in località Cerzuni, è uno splendido lavatoio da poco restaurato. La camminata verso il Monte Santa Viola prosegue e dal terreno asfaltato si passa ben presto a quello sterrato, con la presenza di un paio di stele rocciose a poca distanza l'una dall'altra. In salita si giunge ben presto alla chiesetta di Santa Viola, una piccola cappella ai piedi della montagna. Oltrepassata, è possibile raggiungere in breve tempo la cima dove si può ammirare uno splendido forte risalente agli inizi del secolo scorso. La discesa avviene attraverso un bosco che conduce nuovamente alla chiesetta di Santa Viola e permette di deviare il percorso verso San Rocco di Piegara o verso il Monte Comun, tornando successivamente al punto di partenza dopo aver superato la chiesetta di Azzago.
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