La Villa Romana di Valdonega

Storia e scoperte

L'edificio, risalente al I secolo d.C., misura 17 metri di lunghezza e 11 di larghezza (escluso il portico) e se ne conservano un porticato a L, un ampio salone, due altri vani e un’intercapedine ancora visibili. L’elemento predominante dell’impianto è il grande ambiente colonnato su tre lati anticamente destinato a banchetti e feste, con funzioni similari a quelle dei triclini, ma più ampio e sontuoso. Unico esempio noto in Italia settentrionale, presenta caratteristiche riscontrate molti esempi pompeiani. 
Il pavimento è realizzato in mosaico a motivo geometrico; tra le colonne compaiono riquadri policromi con scene vegetali e animali, con diverse varietà di uccelli; sulle pareti si trovano tracce di affreschi. Particolarmente pregevoli i capitelli che sormontano le colonne.

Funzione e significato

La Villa Romana di Valdonega non era solo una residenza aristocratica, ma anche un centro di produzione agricola. Infatti, la villa si trovava in una zona fertile, adatta alla coltivazione di viti, olivi e altri prodotti tipici dell'area. Le scoperte archeologiche includono anche testimonianze legate alla produzione agricola, come strutture per la conservazione del cibo e per la lavorazione del vino, che dimostrano l'importanza della villa non solo come residenza, ma anche come centro economico.

Conservazione e accesso

Oggi, la Villa Romana di Valdonega è un importante sito archeologico che offre una finestra sulla vita nell'epoca romana.
ll sito archeologico è accessibile al pubblico su prenotazione il martedì e la domenica dalle 16.00 alle 20.00. Inoltre vengono organizzate visite guidate che attirano numerosi turisti e appassionati di storia antica, desiderosi di scoprire le ricchezze culturali e artistiche che la Villa Romana di Valdonega ha da offrire.